L’ex capo del Pentagono James Mattis guida la ‘rivolta’ dei generali contro Donald Trump.
Per i leader militari, il presidente Usa ha superato la linea rossa minacciando di usare le forze armate contro i manifestanti che protestano per la morte di George Floyd.
Se il ministro della Difesa Usa Mark Esper, ex ufficiale dell’esercito, ha subito preso le distanze, Mattis è andato oltre. “Trump vuole dividere gli Usa - scrive sull’Atlantic -. Siamo testimoni delle conseguenze di questo sforzo deliberato”.
Contro Trump anche l’ex generale John Kelly, suo ex capo di gabinetto ed ex ministro per la Sicurezza nazionale.
Mattis e Kelly, oltre al generale Herbert Raymond McMaster, erano considerati gli ‘uomini forti’ del presidente. Ma Trump ha fatto l’errore di dare per scontato il loro assenso.
Alla fine del 2018, McMaster, Kelly e Mattis erano già tutti a casa. Quella che traballa ora è la poltrona di Esper.