La Casa Bianca ha inviato al Congresso una richiesta di spesa pari a 3 miliardi di dollari da destinare alla costruzione del muro lungo il confine con il Messico (lungo 3145 km).
Trump sa che non bastano. E quindi ha ideato un ticket: anziché 3 sarà possibile per il governo spendere 25 miliardi di dollari nei prossimi due anni a condizione che il Congresso approvi la legge sui “dreamers”, i migranti che sono entrati nel Paese da bambini e senza documenti.
In pratica il presidente degli Stati Uniti è disposto a concedere la cittadinanza a 1,8 milioni di migranti “illegali” in cambio dei 25 miliardi necessari per completare il muro, oltre al rafforzamento delle forze di polizia destinate alla repressione della migrazione “irregolare” e alla riduzione dei visti concessi.
Così facendo, tuttavia, gli Stati Uniti rischiano di raggiungere un deficit di 1,2 trilioni di dollari nel 2019. Come ha anche ammesso Il direttore del budget Mick Mulvaney.
A questo punto il Congresso deve trovare un compromesso che possa essere accettato e firmato dal presidente, probabilmente il 6 marzo, quando scade Daca, il programma di protezione dei “dreamers” approvato da Barack Obama e soppresso da Donald Trump.