Il quinto incontro del 2017 tra Vladimir Putin e Recep Tayyp Erdogan è la conferma che tra Turchia e Russia qualcosa è cambiato, dopo l’abbattimento del jet russo avvenuto nel 2015.
La conferma arriva dall’acquisto, da parte di Ankara, del sistema missilistico S400 da Mosca e dalla ripresa delle esportazioni. E sulle coste turche si attendono 5 milioni di turisti russi.
Euronews ha chiesto al professor Victor Nadein-Raevsky, direttore dell’Istituto di Scienze Politiche del Mar Nero, dove condurrà questa nuova amicizia tra i due Paesi: “Erdogan viene in Russia per continuare a sviluppare le relazioni bilaterali. La Turchia è interessata ad una stretta cooperazione con la Russia in differenti ambiti. Nell’agricoltura c‘è una ripresa totale dei rapporti, così come nel settore delle costruzioni e nella consegna delle materie prime all’industria turca”.
Sono, poi, sul tavolo le politiche energetiche con la realizzazione dell’oleodotto Turkish Stream, la costruzione della centrale nucleare di Akkuyu appaltata ai russi e le forniture di gas che Gazprom garantisce alla Turchia ogni anno.