L’Emisfero Sud della Terra si sta prosciugando: in 20 anni, dal 2001 al 2020, ha perso acqua ad un ritmo molto maggiore rispetto all’Emisfero Nord, dove invece il rapporto tra evaporazione e precipitazioni sembra essere in equilibrio. Ma le conseguenze di questo progressivo inaridimento si ripercuoteranno su tutto il globo: sono a rischio agricoltura e clima, ma anche ecosistemi e salute.
È ciò che evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista Science, e condotto dall’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino e dall’Università cinese nordoccidentale di scienze e tecnologie agricole e forestali.
Gli autori partono da un assunto noto (e spesso dimenticato): solo l’1 per cento circa di tutta l’acqua della Terra è costituito da acqua dolce disponibile per gli esseri umani, le piante o gli animali terrestri. È dunque fondamentale il modo in cui è distribuita quest’acqua sul pianeta. I risultati dello studio mostrano una sensibile riduzione in quasi tutto il Sud America, buona parte dell’Africa, e nella zona Nord-occidentale dell’Australia.
L’importanza di tali dati è anche correlata al fatto che questa parte del mondo ospita, ad esempio, la foresta amazzonica: un regolatore chiave del clima mondiale. Il Sud America è anche un importante esportatore agricolo di soia, zucchero, carne, caffè e frutta, mentre l’Africa lo è per caffè e cacao: meno acqua significa produzioni agricole inferiori, e ciò metterebbe in crisi il sistema alimentare a livello globale.
Ma non è tutto: meno acqua implica anche un maggior rischio di incendi, impoverimento degli ecosistemi, maggiori rischi per la salute umana e più conflitti tra le popolazioni.