
In base all’ultimo rapporto annuale sulla qualità dell’aria stilato dalla fondazione IqAir, nel 2024 sono stati solo sette i Paesi nel mondo a soddisfare i requisiti fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), cioè che sono rimasti al di sotto di una concentrazione media annuale di Pm2,5 di 5 µg/m3.
Per stilare il rapporto sulla qualità dell’aria relativo al 2024, gli esperti della IqAir hanno messo insieme i dati raccolti da oltre 40mila stazioni di monitoraggio installate in 8.954 località in 138 Paesi.
Quello che è emerso è un quadro sconfortante. I Paesi promossi, infatti, cioè quelli che sono riusciti a rimanere entro i limiti stabiliti dalle linee guida dell’Oms, sono solo sette: Australia, Bahamas, Barbados, Estonia, Grenada, Islanda e Nuova Zelanda.
In termini di regione geografica è l’Oceania quella con l’aria più pulita al mondo, dove il 57% delle città soddisfa i requisiti dell’Oms.
In fondo alla classifica, invece, si trovano Ciad (con 91,8 µg/m3, oltre 18 volte superiore alla soglia stabilita), Bangladesh (78), Pakistan (73,7), Repubblica Democratica del Congo (58,2) e India (50,6).
Proprio in India, anche se nel corso del 2024 ha visto migliorare la propria qualità dell’aria, si trovano 12 delle 20 città più inquinate al mondo, tra cui la prima in assoluto, Byrnihat nel nord-est del Paese, dove il livello medio di Pm2,5 è stato di 128 µg/m3.