In California, un grave incendio nell’area di Los Angeles - considerato uno dei più devastanti della storia degli Stati Uniti - sta provocando ingenti danni economici e sociali, con migliaia di edifici distrutti, vittime e sfollati.
Sebbene nel mondo si verifichino incendi di dimensioni maggiori, la differenza principale è che questi ultimi spesso colpiscono zone scarsamente abitate, limitandosi a danni ambientali e naturalistici. Al contrario, gli eventi di Los Angeles hanno avuto un impatto economico e sociale molto grave, a causa dell'alta densità abitativa e delle infrastrutture vulnerabili nella zona.
In Nord America e in Europa gli incendi spesso restano relativamente contenuti per estensione: nel 2024, lo 0,5% della superficie è stato colpito da incendi. I roghi sono limitati grazie a un clima generale più favorevole rispetto ad altre aree e a sistemi avanzati di gestione dell’emergenza e di prevenzione.
Altrove, tuttavia, gli incendi arrivano a bruciare porzioni di territorio significativamente più grandi. In Africa, Sud America e Oceania, rispettivamente, il 6,8, il 4,3 e il 3,4% del territorio è stato colpito nel 2024.
Le cause sono molteplici e non tutte legate soltanto all’aumento delle temperature o al cambiamento climatico. In Africa e Sud America, per esempio, l’elevata frequenza degli incendi è connessa anche alle pratiche agricole, che prevedono l’uso del fuoco per liberare terre da coltivare o destinate al pascolo.