Se esistono al mondo delle specie animali a cui l’essere umano deve la propria sopravvivenza e benessere, è proprio quella delle api. Dagli insetti, infatti, dipende il 35% della produzione agricola mondiale (la percentuale sale all’84 in Europa), con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 mld per la sola Europa.
Gli apicoltori, tuttavia, hanno da tempo lanciato l’allarme per la drastica riduzione del numero e della produttività degli alveari. Il cambiamento climatico, insieme alle pratiche agricole intensive che prevedono l’utilizzo di pesticidi pericolosi per le api e gli altri impollinatori, mettono in pericolo questo inestimabile patrimonio.
L’impollinazione è, d’altronde, uno dei servizi ecosistemici più importanti forniti dalla natura per il benessere umano e per la nostra economia. Quasi il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore dipende dall’impollinazione animale, mentre delle 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell'industria quasi l'80% richiede l'impollinazione da parte di animali, non solo api domestiche e selvatiche, ma anche vespe, farfalle e falene, sirfidi, coleotteri, uccelli, pipistrelli ed altri vertebrati.