Le emissioni di carbonio prodotte dalle tecnologie corrispondono all’1,4% delle emissioni totali di gas serra nonostante la continua crescita del traffico di dati. Lo mette in luce una ricerca di Ericsson.
La ‘carbon footprint’ del ciclo di vita totale del comparto dell’Information technology (Ict) è pari a circa 730 milioni di tonnellate di CO2. Lo studio mette in parallelo le emissioni del settore Ict a quelle di altri comparti come l’aviazione, sottolineando che nel 2015 le emissioni prodotte dalla combustione di carburante nell’aeronautica sono state di circa 800 milioni di tonnellate di CO2.
“Pertanto l’Ict potrebbe essere paragonato all’aviazione ma solo per il consumo di carburante – si legge nello studio - e senza tener conto delle emissioni generate da altre attività, come la fabbricazione di aerei, il funzionamento degli aeroporti, lo smaltimento dei velivoli. In realtà, le emissioni di un viaggio transatlantico andata e ritorno sono pari a quelle generate dall’uso di uno smartphone per 50 anni”.
Si stima che prodotti e soluzioni Ict siano utilizzate dal 70% della popolazione – si spiega nello studio - mentre solo il 10% si sposta in aereo ogni anno. Quindi, se anche la carbon footprint dei due settori fosse uguale, l’impatto sulla popolazione sarebbe diverso.