La più grande battaglia sui brevetti si è finalmente conclusa dopo sette anni. Apple e Samsung hanno trovato un accordo anche se non hanno rivelato i termini. Una storia fatta di cause iniziata nel 2011 dopo che Steve Jobs, cofondatore di Apple morto quell'anno, minacciò i rivali che utilizzavano il sistema operativo Android.
Apple ha accusato Samsung di copiare "pedissequamente" il design dell'iPhone, mentre un avvocato della Samsung una volta ha definito Apple un "jihadista". Il contenzioso che ne è derivato è costato, per le sole spese legali, centinaia di milioni di dollari.
L'iPhone ha rivoluzionato il mercato degli smartphone quando è stato introdotto nel 2007 da Jobs e Samsung, che era già sul mercato, non ha potuto far altro che adattarsi rapidamente. E ci è riuscita. In questi giorni, Samsung prende in giro Apple in spot pubblicitari dove alcune persone aprono nuove scatole di smartphone Galaxy mentre un cantante intona "Ti lascio", un ovvio riferimento all'iPhone.
Il panorama tecnologico è cambiato significativamente da quando è iniziata la disputa. Le due società restano più avanti rispetto alla concorrenza a livello mondiale nelle vendite telefoniche, ma i produttori cinesi come Huawei Technologies e Oppo hanno iniziato a rosicchiare quote di mercato a Samsung, mentre Apple è rimasta abbastanza stabile. Nel primo trimestre di quest'anno, Apple deteneva il 16% del mercato degli smartphone, mentre Samsung il 23%. Ma nel 2012 le rispettive quote erano del 19 e 30%. Forse il problema principale non sono i brevetti scippati da Samsung ad Apple.