L’annuncio del deposito a breve di una proposta di legge in 7 punti elaborata dalle opposizioni - sottoscritta da M5s, Pd, Avs, Più Europa e Azione - per introdurre un salario minimo legale di 9 euro ha riacceso il dibattito in materia.
In Europa, 22 Stati membri hanno adottato un salario minimo: oscilla tra poco meno di 14 euro orari in Lussemburgo e 2,40 euro in Bulgaria. Sei Paesi hanno una tariffa oraria elevata: quasi 14 euro (come detto) nel piccolo Stato dell’Europa continentale, intorno ai 12 in Germania e Belgio, e sopra gli 11 in Irlanda, Francia e Paesi Bassi. Spagna e Slovenia sono poco sotto i 7,50 euro. Sotto questo livello troviamo Lituania, Portogallo, Cipro, Malta, Grecia e i Paesi dell’Est Europa (dati Eurofound).
Hanno finora fatto scelte diverse Austria, Danimarca, Finlandia, Itala, Svezia e Norvegia, che non lo hanno adottato preferendo il ricorso alla contrattazione collettiva tra esecutivo e parti sociali.
“Non sono convinta che al salario minimo si possa arrivare per legge. Siamo attenti a tutte le dinamiche del mondo del lavoro e convinti che si debba investire sulla contrattazione collettiva di qualità”. È la posizione del ministro del Lavoro Marina Calderone.