Mentre in paesi europei come Spagna e Germania il salario minimo legale spinge la crescita di lavori di qualità e riduce le diseguaglianze, in Italia si tarda ad implementare questa misura, nonostante le recenti indicazioni comunitarie.
Nel 2022 la Commissione europea ha emanato una direttiva (EU 2022/2041) sui salari minimi adeguati. L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni di vita e lavoro nell’Ue e di adeguare i salari minimi in tutti gli Stati membri. La direttiva - scrive l’UE - istituisce un quadro al fine di conseguire condizioni di vita e di lavoro dignitose (Articolo 1).
Oggi in Italia, nonostante gli esempi virtuosi di paesi come Germania e Spagna, il dibattito politico sul salario minimo legale è polarizzato e l'introduzione di questa misura resta ancora lontana. Eppure, il nostro Paese è l’unico nell’Ue dove i salari sono diminuiti nel corso degli ultimi 30 anni.