“L’ho detto 2-3 anni fa, la prima centrale la vorrei a Milano. Apriti cielo. Lancio un segnale politico: è facile dire sì al nucleare, ma nella provincia a fianco. Io da milanese lo vorrei un reattore di ultima generazione nella mia città, perché sono convinto che sia energia pulita, sicura e costante”. Si è espresso con queste parole il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenendo a un convegno sul nucleare organizzato da iweek.
Sul ritorno al nucleare green, “ho chiesto ad alcuni tecnici quanto tempo ci mettiamo se partiamo domani, nel 2024, superando il dibattito ideologico su referendum sì e referendum no. La risposta è che ci vogliono 7-8 anni, il che significa che nel 2032 si può accendere il primo interruttore”, ha detto il ministro delle Infrastrutture.
“Ci tengo a portare il convinto sostegno non solo della mia forza politica, ma del governo intero. A questo convegno partecipano tre ministri: io della Lega, Pichetto di Forza Italia e Urso di Fratelli d’Italia. C’è un’idea complessiva di sintesi. Ora cerchiamo di pianificare. Bisogna mettere insieme quattro ministeri”, ha aggiunto Salvini.