Le scorte di uranio arricchito dell’Iran sono quasi otto volte superiori al limite fissato nell’accordo internazionale sul nucleare del 2015. Lo denuncia l’Agenzia internazionale per l’energia nucleare, che ha anche accusato la Repubblica islamica di continuare a rifiutare ai suoi esperti l’accesso a due siti sospetti.
Secondo l’intesa del 2015, il limite per l’uranio arricchito era di 300 kg. Rispetto ai precedenti controlli, le scorte iraniane calcolate al 20 maggio sono salite a 1.571,6 kg, pari a quasi otto volte di più.
L’Agenzia ha anche sottolineato “con seria preoccupazione che per oltre 4 mesi, l’Iran ha negato l’accesso a due località” che gli ispettori vogliono visitare.