Il pianeta non ha mai consumato così tanto carbone: nel 2023 la domanda globale ha raggiunto 8,53 miliardi di tonnellate, un record assoluto, soprattutto a causa del forte aumento in Cina, India e Indonesia. A constatarlo è l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea).
La combustione del carbone per produrre energia o per scopi industriali emette nell’atmosfera una parte consistente dell’anidride carbonica responsabile del riscaldamento globale.
Dal 2024 il consumo di carbone dovrebbe tuttavia cominciare a scendere, secondo le previsioni della Iea, pubblicate due giorni dopo la chiusura della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima Cop28, che ha raggiunto un’intesa su una transizione graduale dai combustibili fossili, compreso il carbone, per contrastare la crisi climatica.
La Iea sottolinea l’aumento del consumo di carbone in Asia. In Cina è salito del 4,9 per cento rispetto al 2022 (220 milioni di tonnellate in più), in India dell’8 e in Indonesia dell’11. La Iea ha inoltre ammesso di essere in difficoltà a fare previsioni per la Russia, il quarto consumatore mondiale di carbone, a causa della guerra in Ucraina.
In Europa e negli Stati Uniti il consumo si è invece ridotto rispettivamente del 23 e del 21 per cento. Il motivo principale del calo è che le centrali elettriche stanno gradualmente eliminando il carbone per contenere le emissioni di gas serra.