Il Qatar e la Germania hanno firmato un accordo della durata di 15 anni per una fornitura di gas naturale liquefatto. L’intesa coinvolge sia Qatar Energy, l’azienda statale, sia ConocoPhillips, che ha partecipazioni nel giacimento di gas naturale offshore del Qatar nel Golfo Persico. La Germania, che era uno dei principali importatori di gas russo prima della guerra, non riceve gas da Mosca dalla fine di agosto.
L’accordo prevede la vendita di 2 milioni di tonnellate di Gnl all’anno, una quantità equivalente a 2,8 miliardi di metri cubi di gas, pari a circa un terzo della capacità del terminale di Brunsbuettel, che sarà completato nel 2026 e destinato a ricevere la fornitura.
Questo contratto da solo sostituisce circa il 6% delle spedizioni di gas russo nel 2021, pari a 46 miliardi di mc di oro blu (la Germania ha consumato complessivamente circa 88 miliardi di mc di gas). La firma è tuttavia significativa perché il mercato globale del Gnl è sempre più competitivo, con l’Europa costretta a contendersi i carichi con l’Asia.
La Germania è stata uno dei paesi comunitari più colpiti dalla riduzione delle forniture di gas da Mosca. La prima economia europea, che in passato riceveva più della metà del suo gas attraverso i gasdotti dalla Russia, ha affittato cinque terminali galleggianti di Gnl su cui farà affidamento in futuro.
Il gas sarà consegnato, come detto, al terminal galleggiante di Brunsbuttel, in fase di costruzione. I cinque impianti noleggiati dal governo tedesco costeranno complessivamente 6,5 miliardi di euro nei prossimi 10-15 anni. Secondo una stima del governo, una volta operativi, saranno in grado di coprire circa un terzo dell’attuale domanda di gas della Germania.