Dal 2014 ad oggi il debito pubblico italiano è cresciuto di 138 miliardi di euro, mentre quello della Germania è diminuito di 63 miliardi. Lo sostiene una ricerca del Centro Studi ImpresaLavoro che, elaborando dati Bce, ha analizzato l’andamento dei debiti sovrani dal 2014 al primo trimestre 2017 delle cinque principali economie europee.
Con l’eccezione della Germania, che riduce il rapporto debito/Pil dal 76,3% del 2014 al 66,9% di marzo 2017, in tutti gli altri Paesi europei il rapporto è aumentato. La Spagna passa da 98,1% a 100,4% (+121 miliardi), mentre il Regno Unito dall’86,5 all’88% del Pil (+197). Soltanto la Francia, che ha visto aumentare l’indicatore a quota 98,7% (+209), è riuscita ad essere meno performante dell’Italia (che dal 131,6% del 2014 è passata al 134,7% del 2017 segnando un +138).
Nei primi sette mesi del 2017 il debito è aumentato complessivamente di 82 miliardi di euro, toccando quota 2.299 miliardi di euro.
La voce di quoted
La notizia non è tanto nel progressivo peggioramento del debito italiano, che è noto nell'entità in termini assoluti (2300 miliardi) e in rapporto al pil (134,7%). E' piuttosto nel fatto che anche altri big europei, come Francia (98,7), Regno Unito (88), Spagna (100,4), hanno debiti pubblici in costante aumento, seppur su livelli inferiori a quelli dell'Italia.