Bruxelles promuove i conti del governo italiano ma boccia le misure su Pos, multe e contante

La Commissione Europea approva la linea prudente sul contenimento della spesa corrente ma al contempo evidenzia come “l’Italia non abbia ancora compiuto progressi in merito alla parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio del luglio 2022”

Bruxelles promuove i conti ma boccia le misure su Pos, multe e contante

È arrivato il giudizio della Commissione europea sul bilancio del governo italiano per l’anno prossimo (attualmente in discussione alle Camere). La Finanziaria del 2023 è sostanzialmente in linea con le raccomandazioni del luglio scorso, limitando l’aumento della spesa corrente a livello primario. Tuttavia, Bruxelles evidenzia il fatto che non ci sono misure sull’evasione fiscale e sull’elevato costo del lavoro non salariale.

Nella Finanziaria “l’Italia limita la crescita della spesa corrente primaria finanziata a livello nazionale e prevede di finanziare gli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale, e per la sicurezza energetica”, spiega l’esecutivo comunitario. Al contempo, tuttavia, la Commissione ritiene che “l’Italia non abbia ancora compiuto progressi in merito alla parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio del luglio 2022, che tra le altre cose richiedevano all’Italia di adottare e attuare in modo appropriato la legge di riforma del fisco in modo da ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema tributario”.

Inoltre – aggiunge Bruxelles - la legge “include misure che non sono coerenti con la parte strutturale delle precedenti raccomandazioni, in particolare per quanto riguarda il sistema pensionistico e l’evasione fiscale, anche per quanto riguarda l’uso obbligatorio dei pagamenti elettronici e le soglie legali per i pagamenti in contanti”.

Le misure incluse nel progetto di bilancio che non sono in linea con le raccomandazioni riguardano, in dettaglio, “una disposizione che innalza il tetto per le transazioni in contanti da 2.000 a 5.000 euro; una misura equivalente a un condono che permette la cancellazione di debiti fiscali pregressi relativi al periodo 2000-2015 e non superiori a 1.000 euro; e la possibilità di rifiutare i pagamenti elettronici di importo inferiore a 60 euro senza essere sanzionati”.

Infine, Bruxelles non vede di buon occhio “il rinnovo nel 2023, con criteri di età più severi, dei regimi di prepensionamento che sono scaduti alla fine del 2022”.

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