Nel 2019, in termini assoluti, l’Italia ha perso oltre 30 miliardi di entrate Iva a causa dell’evasione, classificandosi prima nell’Ue, secondo il nuovo studio pubblicato dalla Commissione europea.
In termini relativi, invece, il primato spetta alla Romania con il 34,9%, seguita da Grecia (25,8%) e Malta (23,5%). L’Italia si ferma al 21,3%. Tornando ai numeri assoluti, l’ammanco di gettito più elevato, dopo il nostro paese, è stato registrato in Germania (23,4 mld). A livello europeo, nel 2019, i 27 Stati hanno perso 134 mld di entrate provenienti dall’imposta sul valore aggiunto. La cifra rappresenta le entrate perse a causa della frode e dell’evasione, delle pratiche di elusione e ottimizzazione, dei fallimenti e delle insolvenze finanziarie nonché di errori di calcolo ed amministrativi.
“Si tratta di perdite inaccettabili per i bilanci nazionali – ha spiegato il commissario europeo Paolo Gentiloni -. Dobbiamo compiere uno sforzo congiunto per reprimere le frodi in materia di Iva, un reato grave sottrae denaro dalle tasche dei consumatori, pregiudica il nostro sistema assistenziale e impoverisce le casse degli Stati.”