Il governo del paese nordico ha introdotto un nuovo tipo di obbligazioni. Alla fine di giugno ha collocato i cosiddetti gender bond per un valore di cinquanta milioni di euro.
Si tratta di titoli di Stato che raccolgono risorse destinate a finanziare progetti per la parità di genere.
Sono in gioco cifre relativamente piccole, ma l’esempio potrebbe presto essere seguito da altri paesi. I titoli possono essere usati per aiutare donne che si trovano in difficoltà o per ridurre il peso dell’assistenza ai familiari.
Oltre al superamento delle differenze di genere, l’idea di mettere sul mercato titoli di Stato vincolati potrebbe essere utilizzata in altri campi ritenuti sensibili e, al tempo stesso, creare una maggiore connessione tra gli acquirenti dei titoli (auspicabilmente più cittadini, meno investitori) e i policy makers.