Dal 2020 al 2022 negli ospedali italiani sono stati tagliati 32.500 posti letto e fra il 2019 e 2022 oltre 11.000 medici hanno lasciato le strutture pubbliche. Diminuiscono anche i nosocomi: in 10 anni ne sono stati chiusi 95 (il 9 per cento).
E le risorse sono sempre meno: nel 2024, il finanziamento del Fondo sanitario è aumentato in termini assoluti rispetto al 2021, ma è in realtà diminuito rispetto al Pil ed è eroso dall’inflazione.
I dati, particolarmente rappresentativi della realtà, sono stati presentati dalle 75 Società scientifiche dei clinici ospedalieri e universitari (FoSSC), che chiedono al governo “una grande riforma strutturale e misure urgenti per salvare il Sistema sanitario nazionale. A rischio le cure per tutti”.
In realtà, non si dovrebbe parlare di rischio: già oggi, secondo alcune rilevazioni, 3 milioni di italiani stanno rinunciando a curarsi a causa delle crescenti difficoltà per accedere al Ssn, in un contesto che vede la spesa sanitaria italiana per abitante corrispondere al 47 per cento di quella tedesca e al 57,9 di quella francese. E il settore privato brinda.