I viaggiatori americani in Spagna sono cresciuti nei primi cinque mesi del 14,6% in un solo anno, passando poi da 1,31 milioni del maggio 2019 a 1,47 mln del 2024. Numeri ancora più robusti in Portogallo, dove i turisti Usa sono saliti in un solo anno del 34,2%, mettendo a segno il più alto tasso di crescita tra tutti i paesi stranieri di provenienza. In Grecia i turisti in arrivo dagli Stati Uniti sono aumentati quasi del 30%, passando da 1,09 mln nel 2022 a 1,4 nel 2023.
Secondo un recente rapporto della European Travel Commission, quest’anno i turisti internazionali spenderanno in Europa 800 miliardi di euro, il 37% in più rispetto al dato pre-pandemico. In particolare, l’ultimo bollettino della Banca d’Italia ha mostrato come nei fatti il boom dei viaggiatori stia praticamente tenendo in piedi l’economia.
Così, dopo aver perso negli ultimi anni una quota importante di turisti alto spendenti, prima gli asiatici con il Covid e poi i russi per via dalla guerra, la frittata si è di nuovo girata grazie alla crescita del turismo degli statunitensi che ha abbondantemente compensato la riduzione di queste due categorie di turisti.
Quelli a stelle e strisce sono in assoluto i turisti che spendono di più, con una media di 184,7 euro per notte nel 2023 e quelli che ci restano più a lungo, con una media di soggiorno di 10,6 notti. Nel 2023 il numero di viaggiatori americani è cresciuto del 39,5% dai 2,9 mln del 2022 ai 4,1 mln dello scorso anno, ben oltre i 2,4 mln arrivati dall’intera Asia lo scorso anno.
Il risultato concreto è che in alcune perle del Belpaese è ormai più facile imbattersi in turisti a stelle e strisce che in cittadini italiani. Gli americani sono la prima nazionalità a Capri (31%), Forte dei Marmi (32%) e Portofino (41%) e la seconda – dopo gli italiani – a Taormina (15%) e Porto Cervo (18%). E, soprattutto, spendono. Ad esempio, tra maggio e settembre 2023, il 55% del volume degli acquisti dell’isola di Capri è stato effettuato da cittadini americani.
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