Gli Stati Uniti si avvicinano alla soglia dei 500.000 morti per Covid in quasi un anno di pandemia. Si tratta di un numero elevato, maggiore di quello dei morti americani sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, della Seconda Guerra e del conflitto in Vietnam messi insieme.
Intanto il presidente statunitense in visita a uno stabilimento Pfizer lancia la campagna per arrivare all’immunità di gregge. Già il 20% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, tra cinque mesi saranno trecento milioni. “Tutti gli americani che lo vogliono saranno vaccinati entro fine luglio”, ha detto Biden. L’ulteriore accelerazione impressa dal presidente Usa sembra poter (effettivamente) avvicinare i tempi dell’immunità di gregge e rafforzare la ripresa economica.
Anche il paese europeo che più si avvicina (culturalmente) agli Stati Uniti è sulla buona strada. Un adulto su tre in Gran Bretagna è stato vaccinato contro il coronavirus. Lo ha detto il ministro della Sanità, Matt Hancock. Il governo britannico accelera ancora nella campagna di vaccinazioni e si impegna ad anticipare entro luglio l’obiettivo della somministrazione almeno della prima dose a tutta la popolazione dai 18 anni in su del Regno. Ad annunciarlo è stato Boris Johnson.
Il premier Tory ha rivendicato i risultati raggiunti fino ad oggi, con 17,2 milioni di persone già vaccinate con la prima dose e i richiami saliti a oltre 600.000, ma ha aggiunto che bisogna “andare ancora oltre e più veloce”.