L’Africa ha finora segnalato più di 4 milioni di casi di Covid-19 e oltre 100.000 morti ma ancora molte regioni del continente “non hanno ricevuto una sola dose di vaccino, mentre i paesi più ricchi sono sul punto di vaccinare l’intera popolazione”. La denuncia è del Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
“Le Nazioni Unite sono impegnate a lavorare per il dispiegamento dei vaccini che devono essere un bene pubblico globale accessibile a tutti, ovunque. L’equità dei vaccini è una prova morale di solidarietà globale”, ha detto il capo dell’Onu.
Guterres ha ricordato che COVAX , il meccanismo globale di equità dei vaccini, ha iniziato a distribuire dosi in tutto il mondo, anche in alcuni dei paesi a basso reddito. Al 21 marzo, 26 Stati africani avevano ricevuto più di 15 milioni di dosi grazie a questo meccanismo.
Nonostante ciò – ha spiegato Guterres – “vediamo molti esempi di nazionalismo e accumulo di vaccini nei paesi più ricchi, così come accordi paralleli in corso con i produttori che compromettono l’accesso per tutti. Il mondo deve unirsi per produrre e distribuire vaccini sufficienti per tutti, il che significa almeno raddoppiare la capacità produttiva mondiale.”
Non c’è solo un problema di solidarietà mondiale. Finché il Covid-19 continuerà a circolare anche in paesi lontani c’è sempre il rischio che possano svilupparsi varianti (e quindi essere importate in altri Stati) che potrebbero essere non coperte dai vaccini attualmente disponibili (nei paesi più ricchi).