Gobbi, bassi, con il cervello piccolo gli occhi spiritati e le mani ad artiglio: ecco come saremo tra mille anni, deformati a causa della tecnologia. Ci immagina così una ricerca commissionata da una compagnia americana TollFreeForwarding che ha creato l’uomo del futuro: Mindy, che è una donna tutt’altro che attraente secondo i nostri attuali canoni.
La tecnologia ha stravolto le nostre vite: ha aumentato la produttività, ha permesso di imparare nuove competenze, ci ha resi più connessi, almeno virtualmente, ma sta anche impattando sulla nostra salute perché interfacciarsi continuamente attraverso lo schermo di un computer, di uno smartphone, di un tablet determina numerose conseguenze psicofisiche.
L’uomo diventerà diverso da quello che è oggi. Chiaramente è improbabile che gli umani replichino l’aspetto così sorprendente di Mindy perché i cambiamenti anatomici sono esagerati. Tuttavia il prototipo, seppur provocatorio, vuole evidenziare dove la tecnologia ci sta portando.