Mentre il mondo teme ondate di ritorno, le curve in molti Paesi continuano a far paura. Prima di tutte quella del Brasile, il focolaio dell’America Latina che continua a registrare migliaia di nuovi casi al giorno con una gestione della crisi del suo presidente molto controversa.
Il paese sudamericano paga l’atteggiamento ‘negazionista’ di Bolsonaro e in poche settimane è arrivato a quota 33.846 decessi e 234.801 casi, che ne fanno il terzo Paese più colpito al mondo dopo Stati Uniti e Regno Unito.
E cosa ha fatto il presidente brasiliano? Ha smesso di pubblicare i dati complessivi su vittime e contagi, limitandosi nei suoi bollettini a registrare solo gli aggiornamenti delle ultime 24 ore.
In tutta l’America latina, definita recentemente dall’Oms il nuovo epicentro della pandemia, si contano quasi 64.000 decessi e 1,2 milioni contagi. Il Brasile è seguito dal Perù (191.758 e 5.301) e dal Cile (127.745 e 1.541), con almeno altri 9 Paesi che superano i 5.000 morti, compresi Argentina e Messico.