Verrà rimosso lo stato di emergenza imposto lo scorso 7 febbraio, grazie al miglioramento dei parametri sulla diffusione del coronavirus in Giappone. I dati recenti, infatti, dimostrano che Osaka, Kyoto, Hyogo, Aichi, Gifu e Fukuoka hanno registrato una discesa significativa dei contagi, e un miglioramento della disponibilità dei posti letto nelle strutture ospedaliere per i pazienti di Covid.
Le sei prefetture, in ogni caso, continueranno a richiedere ai ristoranti, bar e karaoke di anticipare la chiusura serale dei locali mentre verrà coordinata gradualmente la riapertura di altre attività in linea con le aspettative del governo di stimolare l’economia, pesantemente colpita dallo stallo dei consumi e l’assenza dei turisti stranieri.
Per le altre quattro prefetture dove tuttora è in vigore lo stato di emergenza, Tokyo, Chiba, Kanagawa e Saitama, le autorità locali attenderanno ulteriori segnali di miglioramento, in particolare dal numero dei ricoveri delle persone anziane con gravi sintomi, che rimangono ancora alti nella capitale.
Dall’inizio della pandemia a Tokyo (la capitale nipponica conta 14 milioni di abitanti) sono state registrate 111.676 positività, il numero più alto di tutte le 47 prefetture del paese. La media giornaliera è tuttavia rimasta sotto quota 500 nelle ultime tre settimane.
A livello nazionale il totale dei casi di coronavirus nella terza economia al mondo si assesta a 432.720 con 7.897 morti accertate, a fronte di una popolazione complessiva pari a 127 mln di abitanti.