Gli istituti europei escono dalla stagione dei tassi alti con i bilanci rimpolpati, un capitale complessivamente “solido” e una qualità dei prestiti “robusta”. Lo ha detto la Bce, la Banca centrale europea, che però ha anche precisato di non essere intenzionata ad abbassare la guardia.
Anzi, Francoforte alza lievemente i requisiti patrimoniali in vista del 2025, che porta con sé una serie di rischi: dal quadro geopolitico sempre più incerto al commercio globale, fino al real estate commerciale.
Questo emerge dal processo di revisione e valutazione prudenziale (supervisory review and evaluation process, Srep) stilato dall’Eurotower per il 2024 insieme alle priorità di vigilanza per il 2025-27.
Infine la Bce ha anche aggiornato la classifica degli istituti bancari considerati più solidi secondo i requisiti di capitali individuali. In Italia spiccano soprattutto Credem, Mediolanum e Banca Intesa.