Procede a un ritmo inferiore alle attese la crescita del Pil nell'Eurozona. È quanto mette in evidenza la Bce nel suo bollettino mensile. “I dati più recenti e gli ultimi risultati delle indagini congiunturali - si spiega - indicano una crescita in certa misura più debole nel secondo e terzo trimestre del 2019 per l'Eurozona”.
Secondo Francoforte, i rischi per le prospettive di crescita "restano orientati verso il basso, per effetto delle prolungate incertezze connesse a fattori geopolitici, alla crescente minaccia del protezionismo e alla vulnerabilità dei mercati emergenti".
La Banca ribadisce, per fronteggiare il rallentamento, è pronta a mettere in campo nuovi strumenti. Il consiglio direttivo della Bce “ha posto in risalto la necessità di un orientamento di politica monetaria altamente accomodante per un prolungato periodo di tempo di fronte a un'inflazione costantemente al di sotto di livelli in linea con il valore previsto”, si spiega nel bollettino. E si torna a parlare di taglio dei tassi di interesse e un nuovo “quantitative easing”.