Nel mese di maggio la prima economia al mondo ha creato soltanto 75 mila posti di lavoro, decisamente al di sotto delle attese degli analisti, che scommettevano su 175 mila nuovi occupati.
Il tasso di disoccupazione, seppur bassissimo, non scende ulteriormente e resta al 3,6%. Le retribuzioni sono salite dello 0,22% ma le attese erano di un +0,3%. Un altro segnale di possibile indebolimento degli Stati Uniti.
La conferma di timori crescenti proviene dalla Fed. La Banca centrale sta monitorando da ''vicino'' l'impatto degli sviluppi commerciali e ''agirà in modo appropriato'' per sostenere l'espansione economica. Con queste parole il governatore della Fed, Jerome Powell, apre a un possibile taglio dei tassi di interesse.