Tassi fermi ai livelli attuali almeno fino al 2023 e acquisti di titoli ai ritmi attuali prolungati nel tempo. La Federal reserve estende il proprio orientamento espansivo, in seguito all’adozione della nuova strategia. Nell'ultima riunione prima delle elezioni presidenziali, la Banca centrale lascia invariati i tassi di interesse. Il costo del denaro resta così fermo fra lo 0 e lo 0,25%.
La Fed prevede che l’economia statunitense si contrarrà quest’anno del 3,7% con un tasso di disoccupazione al 7,6% e un’inflazione all’1,2%. Per il 2021 il rimbalzo del pil è stimato fra il 3,6 e il 4,7%, meno del 4,5-6% previsto in giugno. In ogni caso la Fed lascerà i tassi vicino allo zero fino a quando non sarà raggiunta la massima occupazione.
“L’attività economica e l’occupazione sono migliorate negli ultimi mesi ma restano ben al di sotto dei livelli di inizio anno”. Lo afferma la Fed impegnandosi a “usare tutti gli strumenti a sua disposizione a sostegno dell’economia. La ripresa dipenderà significativamente dall’andamento del virus. La crisi sanitaria continuerà a pesare sull’attività economica, l’occupazione e l’inflazione nel breve termine, e pone rischi significativi all’outlook economico”.
Resta una domanda: riuscirà il sistema bancario e creditizio a restare in ‘equilibrio’ dovendo fare i conti con tassi a zero? Oppure contribuirà ad accelerare l’esplosione del debito pubblico Usa già arrivato a 23.000 miliardi di dollari?