Il bitcoin ha quantomeno un merito. Quello di aver portato l'attenzione sulla tecnologia innovativa blockchain, che è ora diventata l'ossessione di molte aziende tra le quali Kodak e Carrefour. Il fenomeno interessa tutti i settori: dalle banche alla salute, dalle start-up ai gruppi quotati.
La blockchain è un database distribuito che sfrutta la tecnologia peer-to-peer e chiunque può prelevarlo dal web, diventando così un nodo della rete. Estrapolata dal suo contesto, la blockchain può essere utilizzata in tutti gli ambiti in cui è necessaria una relazione tra più persone o gruppi. Ogni “transazione” viene sorvegliata da una rete di nodi che ne garantiscono la correttezza e ne possono mantenere l’anonimato.
“Uno dei punti chiave dell’economia è la fiducia, che però è limitata dalle informazioni che si ricevono. La forza della blockchain è precisamente quella di proteggere le informazioni e quindi inietta fiducia nel sistema. E ciò è rivoluzionario.” Questa è la lettura di Gilles Babinet.
Di sicuro nell’ambito sanitario la blockchain si rivelerà molto utile: ospedali e cliniche potranno condividere le cartelle cliniche direttamente con i pazienti e il personale in una cornice di completa sicurezza dei dati utilizzati. Sembra un nuovo Eldorado.
La voce di quoted
La blockchain è un nuovo strumento “democratico”? Per alcuni è la nuova generazione di Internet, una sorta di Internet delle transazioni, mentre per coloro che guardano oltre al concetto di transazione la blockchain può rappresentare la Internet del valore. Per altri ancora è la trasposizione digitale di quattro concetti: decentralizzazione, trasparenza, sicurezza e immutabilità. Secondo un'altra corrente consiste nella declinazione in digitale di un nuovo concetto di trust. E per queste ragioni si ritiene che la blockchain possa assumere anche un valore "politico" come piattaforma che consente lo sviluppo e la concretizzazione di una nuova forma di democrazia. Un sistema realmente decentralizzato e in grado di garantire a tutti la possibilità di verificare i dati contenuti in archivi immutabili e condivisi: per questo motivo sarebbero inalterabili e, pertanto, meno soggetti a fenomeni di corruzione.