Nel fiorente mercato della blockchain il colosso di Mountain View potrebbe avere un bel vantaggio competitivo: negli ultimi 5 anni Google ha investito molto in questo settore e nel 2016 ha aperto il suo server cloud agli sviluppatori di questo tipo di tecnologia di condivisione dei dati.
In un sistema cloud supportato da blockchain i file vengono spacchettati in bit e memorizzati su un gruppo di server, quindi rende praticamente impossibile il furto di dati: solo il diretto interessato ha la chiave necessaria per rimettere insieme tutti i pezzi.
Google, con la promessa di rendere impenetrabili i dati grazie alla blockchain, potrebbe attirare molti clienti dalle attuali società di storage cloud tradizionale e si candida a diventare il principale player di questo nuovo mercato. Di più: Big G, stando a quanto appreso da Bloomberg, starebbe per rilasciare una versione white-label del proprio sistema, personalizzabile da terze parti che potrebbero offrirlo ai propri clienti pagando Google per farlo.