Il colosso di Seattle introduce i lavoratori automatici. Amazon ora ha un sistema automatizzato per gestire l'imballaggio degli ordini dei clienti. In pratica, robot che fanno un lavoro di logistica, finora assegnato agli esseri umani. Si tratta del primo passo concreto verso l'epoca della grande distribuzione automatizzata. La multinazionale entra così nel futuro, e ha annunciato un programma di esodo incentivato per i dipendenti della logistica: 10 mila dollari per andare via e iniziare una attività in proprio, che si occupi di consegna di beni e prodotti. In pratica, dai magazzini al delivery.
Contestualmente però la società di Bezos punta all'installazione di due linee di robot logistici in ogni magazzino, come rivela Reuters. C'è un nastro trasportatore su cui scorrono le merci, i robot le scansionano, identificano forma e dimensioni e costruiscono un imballaggio su misura. Un lavoro svolto finora da almeno 24 operatori umani, per un totale di oltre 1.300 esuberi nei magazzini sparsi per gli Stati Uniti. Le macchine, invece, richiedono l'intervento di tre addetti: uno che carica gli ordini dei clienti, un altro che raccoglie il cartone e la colla necessari, e un tecnico per intervenire in caso di guasti o blocchi del processo.
Amazon si aspetta di recuperare i costi in meno di due anni: un milione di dollari per robot. E l'intelligenza artificiale applicata dalla multinazionale è italiana. I robot sono prodotti dalla Cmc di Città di Castello (Perugia), che per ironia della sorte si trova in via Carlo Marx. Sarà forse anche per questa coincidenza che Amazon ha sentito il bisogno di precisare: "Prevediamo che i risparmi dovuti all'efficienza saranno reinvestiti in nuovi servizi per i clienti, in cui continueranno a essere creati nuovi posti di lavoro". L'impegno dell'azienda è anche formare i dipendenti della logistica per mansioni più complesse.
Il progresso dell'automazione aziendale va quindi, almeno nelle intenzioni, verso la formazione di un nuovo scenario, in cui agli umani saranno richieste mansioni a specializzazione sempre più alta e dalla formazione complessa, mentre le macchine svolgeranno i lavori più alienanti. Ma come sarà davvero il futuro del lavoro non lo sa nessuno. Neanche ad Amazon.