Life2vec è un modello di intelligenza artificiale (IA), frutto di una ricerca della Technical University of Denmark, che può prevedere i decessi precoci con un’accuratezza del 78 per cento.
Il sistema è stato addestrato attraverso un database contenente le informazioni personali e socio-demografiche di sei milioni di danesi, fornito dalle autorità governative del paese.
Life2vec analizza parametri come l’istruzione, la salute, il reddito e l'occupazione per fornire previsioni sugli eventi futuri di singoli individui. L’esperimento ha dimostrato che le previsioni del modello di IA risultavano precise quasi otto volte su dieci. La maggior parte degli errori era legata a infarti e incidenti.
Life2vec ha stabilito che tra i fattori che aumentano il rischio di morte prematura rientrano l’essere maschio, aver ricevuto una diagnosi di un disturbo mentale e il basso reddito.
Per quanto il ricorso a tecniche di modellazione per prevedere future malattie o migliorare le condizioni di vita sia lodevole, gli analisti sottolineano che questo tipo di tecnologia solleva anche problemi etici e apre alla possibilità di possibili abusi.
Gli algoritmi possono infatti avere un impatto negativo se sfruttati per scopi discriminatori o per prendere decisioni che influiscono sulla sicurezza sociale, personale e professionale delle persone.