Inversione di marcia. Il Tav si farà, ma in una versione ridotta. E farebbe risparmiare un miliardo. Il che vuol dire anche nuove analisi costi-benefici. Ma è questa l’idea del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, secondo il quale “l’opera non si può bloccare: mi occuperò della revisione“.
L’Italia salverebbe, così, i 300 milioni di finanziamento dell’Ue e sbloccherebbe i bandi di Telt, la società pubblica italo-francese che sovrintende la costruzione della Torino-Lione, sospesi dal ministro alle Infrastrutture. Danilo Toninelli ha assicurato che “entro la prossima settimana prenderemo una decisione”.
Intanto, proprio sul tavolo di Conte è arrivata una nuova analisi costi/benefici a integrazione del primo documento. Le perdite per l’Italia sono scese da 7 a 3,5 miliardi di euro.