Il rischio diventa realtà. Air Italy va in liquidazione. L’assemblea dei soci (Aga Khan al 51% e Qatar Airways al 49%) ha deciso di mettere gli aerei a terra “a causa delle persistenti e strutturali condizioni di difficoltà”.
I voli sino al 25 febbraio saranno operati agli orari e nei giorni previsti da altri vettori.
E resta incerto il futuro dei 1.200 dipendenti della compagnia, messa in ginocchio da 380 milioni di passivo negli ultimi due anni e arrivata a perdere il 60% dei suoi ricavi, più di Alitalia.
Eppure Air Italy aveva l’ambizione di diventare il primo vettore tricolore sfruttando la crisi dell’ex compagnia di bandiera.
Peccato la ricetta non abbia funzionato: troppi piani confusi, che in pochi mesi hanno messo in ginocchio il vettore che nel 2019 ha perso oltre 200 milioni a fronte dei 30 dell’era Meridiana.
Costi troppo onerosi per l’Aga Khan. Qatar Airways avrebbe i mezzi finanziari, ma per le regole europee non può possedere più del 49% (l’attuale quota) della società per le norme Ue.
E oggi, per l’ex-Alisarda, è arrivata l’ora di alzare bandiera bianca.