Il ceo di Audi, Rupert Stadler, è stato arrestato. Il manager è indagato nell'ambito del dieselgate. Il Gruppo Vw, di cui Audi è parte, resta nel ciclone.
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Con l’arresto di Stadler, 55 anni, si aggiunge un capitolo all’incubo che il Gruppo Volkswagen, comprendente anche Audi, sta vivendo. Il gruppo automobilistico è sotto indagine dal 2015 da parte della procura di Monaco di Baviera per lo scandalo sulle emissioni. La scorsa settimana Vw ha accettato di pagare, riconoscendo la propria responsabilità, la sanzione di 1 miliardo di euro decisa dalla procura di Stato di Braunschweig. Ma i guai giudiziari del Gruppo superano il confine tedesco: sono 55 i paesi dove la casa automobilistica è sotto indagine. Le accuse comprendono anche la manipolazione del mercato azionario. Complessivamente il gruppo ha dovuto accantonare 27 miliardi di euro per fare fronte a sanzioni, riacquisto azioni e costi mentre gli investitori la accusano di aver informato il mercato troppo tardi dell'inchiesta. Bram Schot, responsabile delle vendite e marketing, assumerà temporaneamente l'incarico di amministratore delegato di Audi.