La prima casa automobilistica al mondo, Volkswagen, ha annunciato che la sua controllata Audi ha accettato di pagare una multa di 800 milioni di euro inflitta dalla magistratura tedesca per chiudere l'inchiesta sul diesel-gate. L'ultimo incidente non è così costoso rispetto a quanto già sostenuto da Vw a causa dello scandalo: 30 miliardi di dollari.
La causa del provvedimento è la manipolazione delle emissioni nocive dei veicoli adottata da Audi per consentire ai veicoli di soddisfare gli stringenti requisiti previsti dalle normative dell'Ue in materia di emissioni. In totale, il caso riguarda circa 5 milioni di automobili in tutto il mondo, costruite tra il 2004 e il 2018.
Rimangono aperti altri procedimenti di natura legale contro i dirigenti del gruppo Vw, incluso l'ex ceo Martin Winterkorn, con accuse che vanno dalla frode alla pubblicità ingannevole e alle omissioni verso gli investitori.
Tornando ad Audi, l'ex amministratore delegato Rupert Stadler – dopo essere stato arrestato nel mese di giugno - è stato rimosso dall'incarico da Vw all'inizio di questo mese.
Ma il gruppo tedesco mantiene saldamente la leadership globale tra i produttori di auto. Nella prima metà del 2018 Vw si è confermata prima nella classifica delle vendite globali per il secondo anno consecutivo con 5.519 milioni di veicoli, compresi quelli prodotti con i marchi Audi e Porsche. Un salto del 7,1% su base annua. Nonostante tutto, nonostante il diesel-gate.