Secondo l’agenzia iraniana Fars, Teheran avrebbe superato il limite di uranio arricchito di 300 kg, stabilito dall’accordo sul nucleare siglato nel 2015, poi abbandonato dagli Stati Uniti lo scorso anno.
L’Iran ha intensificato la produzione di uranio arricchito - utilizzato per produrre combustibile per reattori ma è potenzialmente impiegabile anche per realizzare armi nucleari - in risposta alle sanzioni reintrodotte dagli Usa.
La strategia di Teheran è evidente: violare gradualmente l’accordo del 2015 in modo da spingere gli Stati europei a fare pressioni su Washington perché siano ritirate le sanzioni nei confronti dell’Iran. Non a caso il paese mediorientale ha minacciato di aumentare il livello di arricchimento dell’uranio fino al 20% a partire da domenica. Il che consentirebbe di disporre del 90% circa del materiale necessario per produrre una bomba.