Si è invertita la tendenza migratoria tra Russia e Kazakistan. È la prima volta che accade dal crollo dell’Urss. Già lo scorso anno (2022) il numero di coloro che sono partiti per la Federazione Russa è stato la metà rispetto al 2019 (19,5 mila contro 39,8 mila), nonostante tutte le restrizioni legate all’epidemia di Covid-19 fossero già state revocate. Allo stesso tempo, quasi 6 mila persone si sono trasferite dalla Russia al Kazakistan. È la cifra più alta degli ultimi dodici anni.
Nel primo trimestre del 2023, secondo il Bureau of National Statistics, solo 1.733 persone sono emigrate dal Kazakistan alla volta della Russia. Mentre nella direzione opposta sono state registrate 3.880 persone (il doppio). A questi ritmi, la cifra di coloro che si trasferiscono dalla Federazione Russa nella Repubblica centro-asiatica potrebbe portare a 16 mila arrivi in un anno.
È interessante osservare la composizione nazionale dei ‘nuovi kazaki’. Quasi i due terzi di coloro che si sono trasferiti dalla Russia erano di etnia russa (2.419). I kazaki sono 756, circa tre volte meno. Ci sono anche 73 tedeschi e rappresentanti di altri gruppi etnici.