Il ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergej Lavrov è intervenuto alla Duma (Camera bassa del Parlamento russo), scagliandosi ancora una volta contro i Paesi occidentali: “Il nuovo concetto di politica estera della Russia si incentrerà sulla necessità di porre fine al monopolio dell’Occidente nel determinare le relazioni internazionali”.
Annunciando l’intensificazione di colloqui d’alto profilo con la Repubblica Popolare Cinese, l’influente ministro moscovita ha precisato che “provano a spaventarci dicendo che se il multipolarismo diventasse improvvisamente realtà ci sarebbe il caos, mentre con gli americani al timone l’ordine sarebbe ripristinato”. Secondo Lavrov, “gli Stati Uniti stanno cercando di ripristinare un ordine mondiale bipolare, questa volta con la Cina”.
Il discorso di Lavrov – evidenzia l’Ispi - in ogni caso rimarca l’irreversibilità del disaccoppiamento economico, geopolitico e culturale tra Occidente e Russia. Ma anche le preoccupazioni di Mosca di restare fuori dai giochi in un sistema internazionale unipolare a guida statunitense o bipolare a partecipazione cinese. Di qui l’esortazione a creare un mondo multipolare.