Le esportazioni italiane cresceranno del 6,8 per cento a 660 miliardi a fine anno, per salire del 4,6 nel 2024 e del 3,8 medio annuo nei due anni successivi. È il quadro che emerge dal ‘Rapporto Export 2023’ di Sace.
Secondo la società che garantisce le imprese italiane all’estero, “la transizione energetica e la rivoluzione digitale stanno emergendo sempre più chiaramente come fenomeni destinati a incidere profondamente sulla capacità delle imprese di presidiare i mercati esteri”.
D’altronde, “le imprese che investono in 4.0 e innovano il proprio modello di business - viene spiegato - hanno una probabilità di esportare superiore di circa 3 volte rispetto a quelle che investono senza modificare il proprio modello”.
Tra le geografie di destinazione la crescita è sempre più robusta in mercati come i Paesi del Golfo, Cina e India, Thailandia e Vietnam, ma anche Messico e Brasile. Sono Paesi che stanno intraprendendo un percorso di transizione energetica e trasformazione digitale, senza dimenticare gli Stati Uniti e la Croazia, ‘new entry’ dell’Eurozona e porta d’ingresso ai mercati della regione balcanica.