Una delegazione della Corea del Sud si è recata a Bruxelles per partecipare a una riunione del consiglio della Nato per aggiornare i partner euroatlantici sulla presenza di truppe della Corea del Nord nella Federazione Russa.
Al consesso hanno aderito anche gli ambasciatori dei partner dell’Alleanza Atlantica nell’Indo-Pacifico, tra cui Giappone, Australia e Nuova Zelanda.
Secondo l’intelligence militare dell’Ucraina, circa 12 mila soldati nordcoreani, inclusi almeno 500 ufficiali e tre generali, si troverebbero in cinque basi militari del paese aggressore per effettuare addestramenti.
Senza scendere nei particolari, il presidente russo Vladimir Putin ha confermato l’esistenza di un trattato di mutua difesa con il regime di Kim Jong-un, precisando che qualsiasi possibile invio di soldati di Pyongyang in Ucraina per sostenere lo sforzo bellico russo sarà una “decisione sovrana”.
Il neo segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha confermato il dispiegamento di truppe nordcoreane in Russia, parlando di una “pericolosa espansione” del conflitto ucraino che minaccia di minare la sicurezza sia in Europa che in Corea.