L’uscita di Donald Trump sulla Groenlandia alla vigilia di Natale (gli Stati Uniti devono acquisirne “la proprietà e il controllo”) ha indubbiamente avuto un effetto, quello di accelerare nell’isola la corsa per ottenere la completa indipendenza dalla Danimarca.
Il premier Múte Egede ha aperto l’anno dichiarando come “necessario” che la politica “insieme ai cittadini crei questi nuovi passi, basati sui piedistalli già costruiti. È giunto il momento di plasmare il nostro futuro, di fare un passo avanti e decidere con chi cooperare e come costruire le nostre relazioni internazionali”.
Le mire di Trump su quel tesoro è noto già dal suo primo mandato presidenziale, quando propose di comprarla definendo l’operazione come “un grande affare immobiliare”: un immenso giacimento di uranio e terre rare, e di fonti energetiche sfruttabili.
Ma c’è un altro aspetto divenuto nel tempo ancora più importante: con i cambiamenti climatici la Groenlandia è divenuta un elemento geopolitico imprescindibile per controllare la nuova rotta artica aperta dal disgelo. Nell’arco di 13 anni la sola Groenlandia ha perso una quantità di ghiaccio tale da riempire il lago Vittoria, il secondo più esteso lago d'acqua dolce del mondo.
Ecco perché il rischio maggiore per l’isola non è forse tanto di passare dal controllo di Copenaghen a quello di Washington, quanto di veder spegnere i propri sogni autonomistici difronte a un possibile accordo tra Danimarca e Stati Uniti.
Colonia norvegese fino al 1814, da allora il destino politico della Groenlandia è sottomesso alla corona danese di cui entrò a far parte nel 1953. Dal 1979 acquisì l’autogoverno, svincolandosi dal controllo del parlamento danese ma rimanendo parte del regno. Dal 2009 il governo locale ottenne la gestione diretta di tutte le competenze eccetto le finanze, la politica estera e la difesa.
Il sussidio annuale ricevuto dalla Danimarca, che corrisponde a circa un terzo del Pil locale, è al momento irrinunciabile, ma è nulla rispetto alle potenziali ricchezze energetiche e minerarie, e al controllo delle rotte.