
Nel 2024, il 48,5% delle esportazioni italiane è stato destinato a paesi fuori dall’Unione europea, una quota superiore a quella di Germania (45,6%), Francia (45,7%) e Spagna (37,5%), che mantengono comunque solidi rapporti con questi mercati.
Quello verso i paesi extra-Ue è un commercio centrale per l’economia italiana ed europea, che dunque risultano molto esposte ai dazi statunitensi.
Analizzando la composizione delle esportazioni italiane di beni verso due rilevanti mercati extra europei coinvolti attualmente negli attriti commerciali, Stati Uniti e Cina, emerge che proprio il mercato statunitense è uno dei più importanti per le merci italiane.
Nel 2024, le esportazioni verso questo paese hanno superato il 10% dell’export totale italiano, un valore simile a quello della Germania (10,3%) e superiore a quello di Francia (7,9%) e Spagna (4,5%).
Al contrario, la Cina ha rappresentato un mercato di minore rilievo per l’Italia: le esportazioni verso questo paese si sono attestate al 2,4% del totale, rispetto al 5,8% della Germania, al 3,9% della Francia e all’ 1,8% della Spagna.