Donald Trump alza il tiro con Pechino e, nonostante definisca "costruttivi" gli ultimi colloqui del negoziato commerciale, ha annunciato (a cominciare dal primo di settembre) una nuova raffica di dazi del 10% sui restanti 300 miliardi di dollari di merci e prodotti cinesi importati in Usa, dopo quelli al 25% su 250 mld di export "Made in China".
Tariffe decise perché il presidente cinese Xi Jinping pur volendo un'intesa, "non si sta muovendo abbastanza velocemente" ha spiegato Trump. Il presidente Usa ha poi ammonito: i nuovi dazi "possono salire al 25%". "Per 20 anni i cinesi hanno portato via al nostro Paese miliardi di dollari, è arrivato il momento di fermare questa pratica", ha aggiunto l'inquilino della Casa Bianca.
Il ministro degli Esteri cinese ha definito "non costruttiva" la posizione di Donald Trump sui dazi. Pechino sembra aver scelto un approccio attendista e spera che alle elezioni presidenziali del 2020 Trump sia sconfitto dal candidato democratico.