La bulgara Kristalina Georgieva è ufficialmente la candidata dell'Ue per la guida dell'Fmi. La scelta è arrivata al termine di un voto che ha mostrato le profonde divisioni tra i 28 paesi. Nonostante la lista finale dei candidati si fosse ridotta a due (oltre all'economista bulgara, l'olandese Jeroen Dijsselbloem), l'Ue si è spaccata tra i Paesi del Nord e quelli del Sud, che non hanno dimenticato quando l'ex presidente dell'Eurogruppo (sostenuto dalla Germania ma non dalla Francia) li accusava di sprecare i loro soldi in "grappa" e "donne".
La mancanza di unità ha fatto sì che la candidata bulgara ottenesse il sostegno del 56% dei Paesi, che rappresentavano però solo il 57% della popolazione, lontano dunque da quel 65% richiesto dalla maggioranza qualificata. Una mossa di Dijsselbloem ha permesso di superare lo stallo, riconoscendo la sua sconfitta su Twitter e congratulandosi con la candidata bulgara.
Per Georgieva, tuttavia, c'è ancora un ultimo ostacolo da superare visto che compirà 66 anni il 13 agosto. Un anno di troppo per accedere all'incarico che obbligherà a modificare i regolamenti dell'organismo. Georgieva dovrà inoltre ottenere l'appoggio degli altri Paesi membri dell'Fmi il prossimo 4 ottobre. Dunque, sebbene per consuetudine la guida dell'Fmi è destinata a un europeo, l'elezione di Kristalina Georgieva non è scontata.