Donald Trump fa slittare l'entrata in vigore dei dazi al 10% su alcuni prodotti cinesi, inclusi cellulari, laptop e giocattoli. Le borse volano sulla scia dell'ottimismo di un possibile accordo commerciale fra Stati Uniti e Cina e, soprattutto, sull'allentarsi della minaccia di una brusca frenata dell'economia mondiale.
Lo slittamento dei dazi dall'1 settembre al 15 dicembre segue i contatti telefonici fra il vicepremier cinese Liu He e il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin. Contatti "produttivi", dice il presidente Usa. La Casa Bianca ha poi deciso di ritardare i nuovi dazi, che sarebbero andati a colpire i consumatori americani proprio durante lo shopping natalizio.
Il rinvio consente infatti alle aziende di importare i beni preferiti dai consumatori almeno fino a dicembre, esentandole così dalle tariffe e salvando i portafogli degli statunitensi dall'aumento dell'inflazione. "Lo slittamento aiuta molta gente" ammette Trump, mettendo in evidenza che i dazi durante le feste di Natale avrebbero avuto un impatto ampio su molte persone.