Gli Stati Uniti hanno ripristinato le sanzioni contro Teheran a seguito del ritiro unilaterale di Washington dall'accordo nucleare iraniano. Iniziativa bollata come “terrorismo economico” dal ministro iraniano degli Esteri Javad Zarif.
La Casa Bianca ha poi preso provvedimenti restrittivi sul Venezuela nel gennaio 2019, quando il leader dell'opposizione Juan Guaidò si è dichiarato presidente ad interim del Paese sudamericano ricevendo il sostegno di Usa e 54 paesi. Altri Stati, tra i quali Russia, Cina, Turchia, Bolivia, hanno invece continuato a considerare Nicolas Maduro come l'unico legittimo presidente.
L’effetto, tuttavia, delle sanzioni statunitensi contro Iran e Venezuela hanno aumentato l’export di petrolio russo: le compagnie petrolifere hanno registrato tra novembre 2018 e luglio 2019 entrate aggiuntive per circa 905 milioni di dollari.