“Siamo cresciuti con la consapevolezza che gli Usa vogliono essere una potenza mondiale. Se ora gli Stati Uniti dovessero abbandonare questo ruolo di propria spontanea volontà, dovremmo avviare una riflessione molto approfondita”. Con queste parole Angela Merkel invia un chiaro segnale a Washington.
E la Russia costituisce una minaccia? “Riconosciamo che la disinformazione e i mezzi della cosiddetta guerra ibrida sono parte dell’arsenale e dello schema d’azione russi – dice Merkel -. Ma ci sono buoni motivi per continuare ad avviare un dialogo costruttivo con la Russia. In Siria e in Libia, l’influenza strategica di Mosca è forte. Per questo continuo ad adoperarmi per una cooperazione”.
La cancelliera non lo dice, ma i rapporti tra Mosca e Berlino vanno ben oltre la dimensione politica e si fondono con quelli economici, a cominciare dal Nord Stream 2, il gasdotto sottomarino che collegherà direttamente la Federazione alla Germania.
Merkel poi affronta il nodo Cina. “A causa della pandemia – spiega – non possiamo tenere il vertice con Pechino programmato a settembre. Ma intendiamo recuperarlo. L’incontro ha il compito di far progredire le relazioni tra Ue e Cina. Abbiamo interessi condivisi, come ad esempio nella tutela del clima”.
Inoltre “dovremmo discutere della nostra politica di sviluppo in Africa dove la Cina persegue in parte approcci diversi – aggiunge la cancelliera -. Allo stesso tempo, il vertice ci obbliga a elaborare una posizione europea unitaria nel confronti di Pechino”.